Pilota automatico

Il Pilota Automatico

Ogni giorno l’arte del Wing Chun cresce diventando un nome famigliare.
La maggior parte dei praticanti di Arti Marziali conoscono la reputazione del Wing Chun come Arte Marziale semplice e molto efficace.
Ma, mi viene chiesto tutti i giorni, “cosa la rende così efficace?”. Dopo anni di spiegazione del processo di allenamento della sensibilità (conosciuto come Chi Sao o allenamento delle mani a contatto) ho sviluppato un’analogia che può essere riassunta in una frase: PILOTA AUTOMATICO.

Per combattere fisicamente, le molecole DEVONO toccarsi, cioè per far male ad un attaccante, lo si DEVE toccare. Quindi c’è solo un raggio d’azione nel combattimento fisico reale, il raggio d’azione che implica il contatto.
Nel Wing Chun lo chiamiamo “contatto a ponte”. Qualsiasi cosa che preceda tale contatto è un semplice preludio. Sia che si assuma una posizione pronta (Chong Sau), oppure si urli, si minacci o si danzi battendo le mani. L’unico modo in cui queste situazioni divengono un combattimento fisico è se il “Gap” (lo spazio/la distanza) è chiuso ed il contatto è stabilito! Prima di allenarmi nel Wing Chun credevo che il Wing Chun fosse debole “nell’eliminare il gap”. Niente di più falso!
Nel Wing Chun passiamo molto tempo dell’allenamento lavorando su questo concetto che è chiamato “Mai San Jong” o “attacchi d’avanzamento (facendo dei passi)”. Questo, combinato con gli infiniti esercizi con i piedi, sviluppa la tecnica della “eliminazione del gap” in modo esemplare. I praticanti di Wing Chun credono che questo sia necessario specialmente per situazioni con più attaccanti. Prima si “elimina il gap”, prima il vostro “PILOTA AUTOMATICO” si accende, riuscendo a disfarsi dell’avversario. Ora chiederete “cos’è il “PILOTA AUTOMATICO” e come permette a qualcuno di disfarsi dell’avversario?”
La mia risposta è la seguente: il Wing Chun, come tutte le arti marziali, usa le sue forme (Siu Nim Tao, Chum Kiu, Biu Tze e Muk Yan Jong (uomo di legno) per insegnare tecniche, equilibrio, efficienza di movimenti, consapevolezza del proprio corpo e del potere della velocità. Dovete quindi essere in grado di trasferire queste abilità nelle applicazioni del combattimento. In esse il Wing Chun differisce da tutte le altre Arti Marziali che ho conosciuto. Altri usano esempi pratici, come “Se qualcuno fa questo, voi fate quello” ecc. Io mi riferisco a queste spiegazioni come allo stile di applicazione del “se, e, o, ma”. Il Wing Chun insegna che in effetti non potete anticipare i movimenti di altri e sopravvivere ad una situazione che mette in pericolo la vostra vita senza lasciare molto al destino. Il Wing Chun sceglie di optare per l’allenamento della sensibilità: il Chi Sao. L’allenamento del Chi Sao viene fatto da due studenti che uniscono i loro avambracci (il ponte) e “ruotano” con una serie di movimenti stabiliti.
I movimenti stabiliti sono solo il punto di partenza cui ritornare dopo un’azione, cioè un attacco, contrattacco, ecc. Mentre eseguono questo ciclo, gli studenti “sentono” il “ponte” degli altri studenti in modo da poter reagire in modo adatto ad ogni debolezza nella difesa dell’avversario o ad ogni suo attacco. Dopo poco, le reazioni divengono “AUTOMATICHE” e le tecniche apprese, si applicano e si adattano come detta la sensibilità aumentata. Per dirla in parole povere, le mani trovano automaticamente i buchi, così la reazione diventa letteralmente un autopilota. Un’altra analogia è l’acqua contro la diga. Normalmente l’acqua ha una pressione neutra contro la diga, ma se si forma un buco, l’acqua vi scorre attraverso con tutta l’energia potenziale che possiede.
Se il buco è bloccato, l’acqua diviene di nuovo neutra finché si sviluppa un altro buco.
Dopo alcuni anni d’allenamento Chi Sao, la sensibilità sviluppata è assolutamente incredibile, è difficile spiegarlo, si deve sperimentare per apprezzarlo completamente. Dopo anni di “fallimenti” nel Chi Sao, si può apprezzare che “se, e o ma” non si giunge ad un effettivo scambio di tecniche.
Forse posso chiarirlo meglio dicendo che se due studenti di eguali capacità stanno facendo Chi Sao ed uno attacca, l’altro fermerà l’attacco grazie all’estrema sensibilità sviluppata con l’allenamento del Chi Sao. A questo punto il Wing Chun inizia ad allenare le gambe per lo stesso scopo attraverso l’allenamento delle gambe a contatto “Chi Gerk”. Come dice il Wing Chun “le mani si prendono cura delle mani, le gambe delle gambe”.
Gli altri fondamenti che rendono il Wing Chun così efficace sono collegati a questo “pilota automatico”. Sono la teoria della linea centrale e la tecnica della parata e dell’attacco simultanei (Lin Sil Die Dar). La teoria della linea centrale detta che non vi sono due oggetti che possano occupare il centro senza collidere. Perciò tutte le tecniche Wing Chun iniziano ed occupano il centro, collidendo così con “il traffico in arrivo”.
Il risultato è un’eccellente difesa, ma più importante “l’accensione del sistema del PILOTA AUTOMATICO”. Durante l’allenamento del Chi Sao, se si trova un buco e si ottiene il controllo della linea centrale, è quasi impossibile per l’avversario riconquistare il controllo, poiché il centro sta per essere riempito con una serie di pugni e insidie. E’ come una GUERRA. Una volta guadagnato il terreno, il praticante di Wing Chun non lo restituisce mai!
Attacco e difesa simultanei parlano da soli.
Perché lasciare una mano inutilizzata?
Difendere con una mano, mentre si colpisce con l’altra segue il principio base di semplicità del Wing Chun.
Efficienza e praticità, anche usando due mani insieme, per intercettare, mantiene il contatto stabilito ed il PILOTA AUTOMATICO acceso.
Per riassumere, il Wing Chun crede che non ci sia combattimento senza contatto.
Il contatto fa accendere il PILOTA AUTOMATICO ed i sani principi basati sui fondamenti del corpo umano permettono di disfarsi dell’avversario velocemente, semplicemente ed efficacemente. Questa ricerca del contatto è alla base dei tre concetti principali del Wing Chun, che sono:
1) Lui arriva – Io resto!
2) Se ne va – lo seguo!
3) Cede – Chiudo il gap!
Il Chi Sao è semplicemente un metodo di allenamento che permette applicazioni reali di tecniche.
Sono convinto che l’allenamento Chi Sao diventerà la tendenza del futuro. Il Wing Chun non è l’unica arte marziale efficace, ma credo fermamente che l’allenamento Chi Sao insegnato in modo semplice e diretto sia il modo migliore per sviluppare il tipo di reazione automatica necessaria per sopravvivere sulla strada.

Sifu Alberto Riccardi