Principi di combattimento del sistema Wing Chun

1° Ottenere una posizione vantaggiosa.

Se qualcuno è dietro di noi con una mano dietro al nostro collo, è in vantaggio. Se il nostro avversario occupa il centro, è in vantaggio. Il primo passo per combattere è ottenere una posizione migliore rispetto al nostro avversario. Questo si applica sia che noi siamo in piedi o per terra. A terra, cercheremo di rilassarci e, contorcendoci potremo guadagnare una posizione migliore. In piedi, lo potremo fare prendendo il controllo del centro.

2° Sensibilità.

Non dobbiamo usare metodi barbarici o la forza bruta per farci strada nella difesa contro un avversario. Non possiamo pensare di fare affidamento solo sulla velocità. Dobbiamo rilassarci sentire prima ciò che sta accadendo. I metodi bruti non funzionano contro avversari più grossi e più forti. Ecco perchè nel Wing Chun si dice rilassati e segui la marea. Questo ci viene permesso praticando e passando migliaia di ore cercando di diventare bravi nell’esercizio delle mani a contatto (chi sao). Molti affermano che il Wing Chun sia un’arte femminile. Esso è abbastanza gentile per una donna, eppure abbastanza forte per un uomo!

3° Tempismo.

Senza tempismo non avremo successo. Il tempismo dipende dall’abilità di riconoscere sottili segnali nel combattimento. Il tempismo si può ottenere con molta pratica. Nei combattimenti reali un importante elemento è proprio il tempismo. Nel combattimento ci sono finestre di opportunità che si trovano usando i sensi. Quando scopriamo una finestra di questo tipo dovremo attaccare velocemente altrimenti l’opportunità sarà perduta. A volte si ha una sola chance di un secondo. A volte dobbiamo aspettare pazientemente prima che un’opportunità si verifichi. A volte dobbiamo essere noi a creare questa opportunità. Strategia di combattimento.

4° Velocità.

Possiamo sconfiggere la forza ma non la velocità. Essa e la forza sono sempre fattori importanti nel combattimento. Sono stati pensati mezzi di neutralizzazione “soft” per trattare il fattore forza. Anche in questo caso, ci sono limiti alla quantità di forza che possiamo trattare. Se la nostra posizione non è corretta, perderemo sempre forza. Se un attacco è veloce come una pallottola, naturalmente non si potrà evitarlo. Con il contatto si può neutralizzare il fattore velocità. Se siamo vicini, ma non tocchiamo l’avversario, chiunque attacchi per primo avrà buone posibilità di vincere, se invece siamo a contatto o la distanza è maggiore, spesso si verifica il contrario.

5° Forza.

Quando l’abilità è la stessa, l’avversario più forte è sempre in vantaggio. L’avversario più forte è in vantaggio, ma a volte l’atteggiamento psicologico la strategia e la tecnica possono compensare le cose. Questi semplici principi hanno bisogno di molto allenamento per far si’ che il nostro corpo ne prenda possesso.

E’ per questo che bisogna iniziare con le piccole cose. “Prima ci muoviamo carponi, poi camminiamo, poi corriamo.” Per avere tutto ciò dovremo iniziare con l’adottare le corrette meccaniche di rotazione e gli angoli adeguati. Poi cercheremo di non uscire mai dalla linea centrale, cercando di non perderla durante il combattimento rendendo la nostra posizione sempre solida. Inizieremo con alcuni contatti base, dopo impareremo gli adatti contrattacchi. Cercheremo contrattacchi che non dipendano dalla forza o dalla velocità cercando la sensazione adatta che non sia nè troppo rigida nè troppo fisica. Durante il contatto ci manterremo flessibili ed elastici usando l’idea della ruota per neutralizzare la forza avversaria. Dovremo costruire lentamente il nostro repertorio con movimenti che dovranno collegarsi in modo logico tra loro e con le forme del Wing Chun. Se praticheremo troppo in fretta, non scopriremo mai i segreti che rendono bravi i Maestri.

“Allenamento e Dedizione.” Questi sono i veri segreti.